Che cos’è Sharm el Sheikh?
Semplice: una miscellanea di magia.
I fondali marini dalla singolare bellezza le hanno fanno
guadagnare l’appellativo di “Acquario di Allah” con una barriera corallina
straordinariamente ricca di pesci di ogni specie e colore.
La maestosità del deserto con le sue montagne frastagliate ed un
tappeto di sabbia che al tramonto si tinge di oro incantano i visitatori.
La luce intensa, i profumi, le notti colorate, la musica e i
suoni esotici riempono i giorni e le notti.
Sharm
el-Sheikh è una città egiziana situata sulla punta a sud della Penisola del Sinai e si trova tra il Mar Rosso e il Monte Sinai sopra lo stretto di Tiran
nel Golfo di Aqaba che proprio per la sua posizione incrocia tante culture e
religioni.
Città
egiziana abbiamo detto ma geograficamente non appartiene all’Africa ma al
Medioriente. Passata sotto il controllo di Israele nel 1956 durante il
conflitto del Sinai tornò all’Egitto nel 1957. Nel 1967 fu nuovamente occupata
da Israele durante la Guerra dei Sei Giorni e tornò definitivamente territorio
egiziano nel 1982.
Da
tranquillo villaggio di pescatori negli ultimi trent’anni è diventata una
capitale del turismo mondiale
I suoi
chilometri di spiagge, l’acqua pulita e ricchissima di flora e fauna marina,
gli inverni caldi e le estati con bassissimo tasso di umidità ne fanno una meta
ambita.
Da
secoli Sharm el Sheikh e la penisola del Sinai è abitata dai beduini (dalla
parola araba bedu, che significa "abitanti del deserto") discendenti
delle tribù della penisola araba. Per la maggior parte si considerano
discendenti dei cavalieri provenienti dall'Arabia, e si sentono più arabi che
egiziani.
Quello
dei beduini è un popolo nomade che vive in regioni aride e inospitali,
allevando cammelli, capre, pecore, dormendo in tende coperte da pelli di capra
e mantenendo molto forti le loro tradizioni nonostante abbiano sostituito da
tempo i cammelli con i fuoristrada.
Nel passato la loro vita era dedicata alla
ricerca di pascoli per il bestiame e si spostavano da una zona erbosa verso
un'altra, per ritornarvi l'anno seguente.
I beduini indossano ancora oggi i
loro abiti tradizionali. Le donne indossano vesti nere e veli con lustrini,
mentre gli uomini portano lunghe tuniche bianche. Nelle tribù ancora legate
alle antiche tradizioni si possono vedere donne che indossano le maschere in
pelle decorate con monetine, portano tatuaggi sul viso e gli occhi truccati con
il kohol. Gli uomini, anche quelli integrati nella società di oggi,
preferiscono le pratiche vesti bianche a camicia e pantaloni e il tipico
copricapo chiamato kefiah.
A partire dagli anni 80 con il sempre maggiore
sviluppo del turismo nella penisola del Sinai e soprattutto a Sharm el Sheikh
molti beduini hanno piano piano rinunciato a molte delle loro tradizione e agli
antichi mezzi di sostentamento per lavorare con i turisti. Molti infatti
lavorano come guide, come taxisti e gestiscono molte tende destinate alle cene
e agli spettacoli nel deserto.
Tante
cose ci sono da scoprire a Sharm che vanno oltre il luccichio dei bazar e delle
discoteche. Sensazioni, emozioni, tramonti e albe. Provate a guardare oltre ed
è per questo che per presentare il mio centro escursioni ho scelto le parole di Paulo Coelho "Ho
già attraversato tante volte queste sabbie,” disse il cammelliere. “Ma il
deserto è tanto grande, gli orizzonti rimangono così lontani da farti sentire
piccolo e lasciarti senza parole."
Fatevi anche voi coinvolgere da tutte le magiche atmosfere!
Telefono: (002) 0128 1362911
Email: emad64@libero.it
sharmpertutti@gmail.com
Skype: samacloe
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