La Penisola del Sinai non è
solo Sharm el Sheikh.
Cercherò di spiegarvi cosa nasconde questa meravigliosa terra
raccontandovi dei parchi naturali, alcuni famosissimi, altri molto meno, alcuni
raggiungibili con le normali escursioni, altri ancora fuori dalla massa
turistica.
Iniziamo con i Parchi naturali che si trovano nella zona di Sharm el Sheikh:
Il Parco Nazionale di Ras Mohammed si trova a circa 30 km da
Sharm el Sheikh sulla strada che da Sharm porta al Cairo ed è una delle riserve
naturali più importanti dell’Egitto.
Non molti sanno che secondo la tradizione egiziana e quella cattolica, proprio a Ras Mohammed le acque del Mar Rosso si sono
divise per lasciare passare Mosè con gli Ebrei in fuga dall'Egitto.
Il parco, anche conosciuto come l’Acquario di Allah, è
stato istituito nel 1989 e copre un’area di circa 480 chilometri quadrati.
Diviso tra mare e terra può essere raggiunto sia via in barca che in auto o in bus e comprende anche le Isole di Tiran e Sanafir che si trovano proprio di fronte a
Sharm el Sheikh.
Il parco è stato creato per salvaguardare la ricchissima flora
e fauna sia marina che terrestre presente in questa zona.
200 specie di coralli, 1000 specie diverse di pesce, 40 specie
di stelle di mare, 25 specie di ricci, 100 specie di molluschi, 150 esemplari
della famiglia dei crostacei, la tartaruga verde e la tartaruga becco di falco,
le gazzelle Dorcas, gli stambecchi della Nubia (o Capre nubiane), le volpi rosse, le sterne, gli
aironi, i falchi pescatori, i gabbiani e le cicogne bianche, 85 specie diverse
di piante, arbusti e (tra i più conosciuti gli alberi delle mangrovie con
grandi foglie verdi o rossastre e strane radici che escono dall’acqua formando
un intreccio molto particolare).
Per salvaguardare la particolarità e il valore del Parco
Nazionale solo il 12% della superficie complessiva è accessibile ai turisti che
devono presentare il passaporto o la carta d’identità con il visto all’ingresso
del parco e rispettare percorsi.
Le regole del Parco sono molto severe: è assolutamente vietato
asportare, danneggiare o rimuovere qualsiasi materiale(per esempio coralli, conchiglie, piante, fossili), è
proibito abbandonare i sentieri,
dare da mangiare agli animali e praticare caccia o pesca.
Il Parco Nazionale di Nabq è stato istituito nel 1992 ed è uno dei più
“giovani” parchi del Sinai.
Il Parco che comprende un’area di circa 600 chilometri
quadrati si estende tra Sharm el Sheikh e Dahab.
La parte interna dell’area protetta è composta di “wadi “ cioè
di letti di torrenti, canyon o canaloni in cui scorre o scorreva un corso
d'acqua non perenne oltre a dune di sabbia, pianure alluvionali e paludi
d'acqua salata. Proprio per le sue caratteristiche, per la presenza di sentieri
sterrati non facilmente agibili, il parco non è molto frequentato dai turisti.
Nonostante l’aridità della terra il parco ha nascosta una
ricchezza impressionate di flora e fauna. Iraci, gazzelle, stambecchi della Nubia e volpi, rettili ed invertebrati, tantissimi uccelli tra cui aironi,
platalee, falchi pescatori, gabbiani, le sterne e cicogne bianche che passano dal parco
durante le loro migrazioni verso le zone tropicali; in pratica all’interno del
Parco sono state registrate e classificate circa 130 specie diverse di piante e
fiori, la maggior parte perenni.
All’interno della riserva naturale sono presenti veri e propri boschi
di mangrovie, piante acquatiche dalle foglie sempre verdi e le radici che fuoriescono
dall’acqua, piante davvero particolari in grado di filtrare l’acqua salata per trovare il nutrimento
per la loro sopravvivenza. Le mangrovie sono un habitat straordinario per la
vita animale: piccoli pesci trovano riparo tra le loro radici e richiamano
molti uccelli migratori.
Oltre alle Mangrovie è possibile trovare nel parco esemplari di
una rara pianta chiamata “Arak”, un cespuglio che cresce nelle dune. Gli Arak
di Nabq sono tra i più belli e grossi di tutto il Medio Oriente.
Non mancano
neanche alcune piante tropicali che rendono questo parco davvero importante
anche dal punto di vista ecologico.
La costa che si sviluppa per 4,8 chilometri ha una barriera
corallina meravigliosa facilmente raggiungibile dalla riva.
Fa parte del Parco Nazionale anche il famoso relitto del
mercantile britannico della seconda guerra mondiale Thistlegorm affondato
in prossimità dell’Isola di Tiran il 5 ottobre 1941.
Nel parco vivono piccole comunità di beduini (in arabo bedu
significa abitante del deserto) che proteggono il territorio della riserva
naturale e che hanno perso nel corso degli anni la caratteristica del popolo nomade stabilendosi nell’area protetta.
Telefono: (002) 0128 1362911
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