domenica 6 maggio 2012

IL CAIRO: ALLA SCOPERTA DEI MUSEI SCONOSCIUTI



Beh devo dire che questo blog fa culturalmente molto bene anche a me. Essendo curiosa e volendo offrirvi la possibilità di conoscere l’Egitto, il Sinai e il Mar Rosso sto scoprendo una marea di cose che non conoscevo.
Tutti, io per prima, associamo Cairo + Museo = Museo Egizio e invece guardate che sorprese può riservare il Cairo!
Questo museo è un edificio in stile neo-islamico e sorge a soli 20 minuti a piedi a est di Piazza Tahrir. Nato nel 1902 fu creato all’interno della allora Biblioteca Nazionale ed è stato rinnovato nel 2004 Ancora poco frequentato dai turisti ma vale davvero la pena di essere visitato.
L'interpretazione del Corano vieta di raffigurare Allah e questo portò i musulmani a sviluppare e prediligere le decorazioni floreali, geometriche ed epigrafe con una raffinatezza e una fantasia davvero sorprendente.
Alcuni pezzi di singolare bellezza risalgono al Medio Evo e sono stati recuperati da case, moschee e palazzi del Cairo e furono raccolti alla fine del XIX secolo nella Moschea di El Hakim per evitare, come già successe per la nascita del Museo egizio, la sottrazione di opere da parte di collezionisti europei.
Gli oggetti più incredibili sono le grandi mashrabiyya, particolari tende fatte da migliaia di singoli piccoli pezzi di legno che servivano per riparare le stanze dal sole e far entrare allo stesso tempo un po’ di aria brezza e che consentivano alle donne di osservare fuori senza essere viste.
Il museo ospita anche enormi porte intarsiate in avorio, fregi intagliati, un pulpito del XlV secolo e tre fontane ornamentali con intarsi in pietra e marmo , tutti oggetti risalenti al periodo mamelucco e ottomano. Non mancano inoltre lampade di vetro smaltato (spesso appese con enormi catene ai soffitti delle moschee), ceramiche turche e persiane, tappeti e arazzi, libri miniati e manoscritti.
Il Museo copto
Il più importante e ricco museo di arte copta al mondo fu costruito nel 1947 ma la fondazione del museo risale al 1910 per opera di Marcus Simaika Pashafu restaurato dopo il terremoto del 1992 che l'aveva pesantemente danneggiato.
Espone circa 1600 oggetti  risalenti all’epoca cristiana in Egitto suddivisi in dodici sezioni ed in ordine cronologico.
I più antichi reperti presentano simboli e motivi che risalgono al periodo dell’Antico Egitto, vi si trovano poi i capitelli di un'antica cattedrale copta di Alessandria, un pulpito in pietra del Vl secolo (che ricorda le scale e il sacrario delle piramidi di Saqqara) e le raffigurazioni della Vergine con il Bambino.
Al piano superiore del museo sono esposti i tessuti: indumenti di seta ricamati, icone.
Si può ammirare inoltre una versione copta dei Salmi di David risalente a 1600 anni fa. IL museo oggi dipende dal Ministero della Cultura dell'Egitto.
Il Museo Mahmoud Khalil
Veramente pochi turisti conoscono l’esistenza di questo museo che raccoglie nel mezzo del Cairo una collezione di dipinti dei pittori impressionisti francesi.
La collezione dei dipinti era di proprietà di Mohammed Mahmoud Khalil (1876-1953), importante personaggio politico tra gli anni '30 e '40, francofilo e magnate delle arti il quale lasciò in eredità la sua collezione allo stato egiziano, insieme al suo palazzo  in stile parigino di inizio secolo.
All’interno di stanze fresche e a temperatura controllata sono raccolte opere di Corot, Degas, Ingres, Millet, Monet, Pissarro, Renoir, Sisley e Toulouse-Lautrec e tra i più importanti quadri La Vie et la Mort di Gauguin e la Genéts et Coquelicots di Van Gogh.

Museo dell’Agricoltura
Nel parco del Ministero dell’Agricoltura esiste dal 1938 il Museo dell’Agricoltura che, anche se piuttosto trascurato, possiede una collezione molto interessante che ricostruisce scene di vita contadina con pezzi e attrezzi autentici e raccoglie le antiche tecniche agricole e di vita quotidiana nella Valle del Nilo. Tra i pezzi più interessanti si possono ammirare i resti di un cane e due tori, un tempo fasciati come le mummie (una mummia di un toro Api proviene da Saqqara), animali impagliati e grandi vasi contenenti corpi di uccelli. In un edificio adiacente si trova anche il Museo del Cotone, che racconta la storia del principale prodotto egiziano di esportazione.
Museo della Società di Entomologia
Il Museo della Società di Entomologia riserva ai visitatori un tuffo nel passato. Risalente all’occupazione inglese tra il XIX e il XX secolo, è un autentico pezzo d’epoca con ambienti pieni di teche polverose che assomigliano alle aula scolastiche vittoriane.
Esposti si trovano insetti fissati con spilli e uccelli impagliati in un’atmosfera che meriterebbe di essere conservata nel tempo.
Museo Nazionale delle Poste
Questo museo è un piccolo gioiello per gli appassionati di filatelia che sanno che l’Egitto fu uno dei primi paesi ad emettere i francobolli. Si trova ospitato nell’edificio centrale della Posta di Piazza Ataba ed è piccolo ma tutto da scoprire.
Museo della Guerra di Ottobre
Sulla strada che porta all’aeroporto si trova il Museo della Guerra di Ottobre.
Le guerre con Israele sono ben presenti nella memoria degli egiziani e dopo le sconfitte del 1948 e del 1967 arrivò la vittoria attraverso un attacco attraverso il Canale di Suez che colse gli israeliani di sorpresa il 6 ottobre del 1973 e proprio a memoria di questa vittoria fu aperto questo Museo. Nel cortile anteriore sono esposti gli armamenti mentre nell'atrio interno dell'edificio si trova un grande plastico che rappresenta la traversata del Canale.
Museo Principessa Fatima
Il Museo della Principessa Fatima è il più recente del Cairo e si trova in un palazzo che risale al 1800. Il palazzo, che fu utilizzato principalmente come uffici del governo, è stato ristrutturato a partire dal 1980 ma solo dopo parecchi decenni è stato completato.
L'area del Palazzo è di 2.000 metri e si sviluppa su due piani, ognuno di 24 camere ed essendo la residenza della principessa Fatima, membro della famiglia reale Egiziana,  è lussuosamente progettato con elementi decorativi unici.
Suddiviso in sale contiene rari dipinti della Famiglia Reale come la principessa Fatima, Khadwi Ismael, Re Ahmed Fouad, Sultan Hussein Kamal, Khadwi Abass Helmy, e Mohamed Ali Basha Il Grande. Molte opere d’arte portano la firma di alcuni dei maggiori artisti egiziani come Mahmoud Said, Mahmoud Mokhtar, Hassan El-Bannaly, Said El-Sadr, Ali Al-Deeb, e Ragheb Ayad ed anche numerose opere d'arte di artisti stranieri. 

Inoltre all’interno del museo si trovano rari manufatti di avorio provenienti dall'Africa, mobili in stile islamico decorati con madreperla e avorio, armi, arazzi risalenti al 14° secolo e molti tappeti orientali.

Recentemente è stata aggiunta un ala del museo che raccoglie attrezzature fotografiche e foto di re, regine e principi.

All’esterno il palazzo è circondato da giardini diversi stili, tra cui un giardino in stile romano con statue di marmo e uno in stile arabo in un contesto di piante rare ed alberi.

Museo Taha Hussein
Taha Hussein (1889-1973), cieco dall'età di tre anni, è una delle figure più celebri della storia contemporanea egiziana culturale e intellettuale.
Autore di più di cinquanta libri che trattano di letteratura, storia e filosofia tradotti in diverse lingue ha ricevuto moltissimi riconoscimenti in Egitto ed ha anche ottenuto il Premio delle Nazioni Unite per i suoi successi nel campo dei diritti umani.
Professore e Preside della Facoltà di Lettere all'Università del Cairo, Rettore dell'Università di Alessandria, e redattore capo di una importante rivista araba, Taha Hussein è stato nominato nel 1950 Ministro della Pubblica Istruzione introducendo tra l’altro istruzione gratuita in Egitto.
Dopo la sua morte, lo Stato egiziano acquistò la sua residenza nel quartiere delle Piramidi  trasformandolo in un museo che porta il nome di "Ramatan", che letteralmente significa in arabo “le due oasi dove le carovane si fermano per riposarsi” in quanto la residenza fu progettata  con due ingressi per proteggere la privacy e la libertà di Taha Hussein e di suo figlio.
Il museo ospita al piano terra lo studio del Dr. Taha Hussein, una parte della biblioteca di 7000 libri e una grande sala di ricevimento. 

L'ultimo piano dispone di tre camere da letto e una piccola sala dove sono raccolte tutte le decorazioni, le medaglie e i riconoscimenti ricevuti durante la sua vita.
Nel giardino si trova un busto di Taha Hussein dello scultore egiziano Farouk Ibrahim mentre un edificio più piccolo è stata trasformato in un centro culturale che viene utilizzato per lo svolgimento di seminari e mostre culturali.

Il Museo della barca solare
Il Museo della barca solare a forma di capsula spaziale si troca a sud della Piramide di Cheope e contiene un'antica imbarcazione egiziana. L’imbarcazione fu rinvenuta nel 1954 vicino alla piramide ed è stata ricostruita in 14 anni di lavoro rimettendo insieme ben 1200 pezzi, utilizzando antichi materiali egizi come picchetti di legno e corde di paglia.
Da alcuni segni sul legno è stato possibile stabilire che l’imbarcazione fu utilizzata in acque vere, prima di essere sepolta e probabilmente fu la barca funeraria che portò il corpo di Cheope da Menfi alla tomba di Giza. In una fossa vicina si trova una seconda barca ancora inesplorata.
Telefono:   (002) 0128 1362911
Email:         emad64@libero.it
                    sharmpertutti@gmail.com
Facebook: Escursioni Watersport Sharm el Sheikh Land of Dolphins
Sito web:   per il collegamento diretto al sito clicca qui
Skype:        samacloe

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