giovedì 3 maggio 2012

IL MUSEO EGIZIO DEL CAIRO - TRA IMMAGINARIO E REALTA'





Il Museo Egizio del Cairo, perchè tra immaginario e realtà?
Perchè gli antichi egizi ci hanno lasciato un'eredità enorme, così enorme che è ancora talmente fitta di misteri e di cose non ancora capite che lasciano ampio spazio al nostro immaginario.
Perchè gli antichi egizi ci hanno lasciato tanto, ma talmente tanto che ancora oggi dopo più di 4000 anni possiamo toccare con mano gli immensi capolavori di arte, ingegneria, medicina, astronomia, matematica, fisica che è reale e tangibile proprio all'interno del Museo del Cairo.
Iniziamo quindi con un po' di storia di questo Museo, sicuramente uno dei più importanti del mondo

Il governo egiziano ha istituito il Dipartimento dell’Antico Egitto nel 1835 principalmente per fermare il saccheggio dei siti archeologici e per organizzare la mostra dei manufatti raccolti di proprietà del governo egiziano.
Napoleone, il colonialismo inglese e francese, la mania che imperversava nell’800 per l’egittologia tra studiosi, archeologi e collezionisti portarono fuori dall’Egitto un enorme patrimonio e  sicuramente ci sono più obelischi in giro per il mondo che nella loro terra d’origine.

Il primo museo sorse nel giardino Azbakian al Cairo e venne più che altro utilizzato come luogo di deposito per la raccolta dei reperti archeologici che vennero poi trasferiti in un altro edificio nella cittadella di Saladino.

Un altro trasferimento fu effettuato nel 1858, e precisamente nel quartiere di Boulaq, con le collezioni dell’archeologo francese Auguste Mariette. Nel 1880, i contenuti del museo Boulaq  furono trasferiti in un locale del palazzo a Giza di Ismail Pascià, il sovrano d'Egitto.
Il museo attuale fu costruito nel 1900, in stile neoclassico dall'architetto francese Marcel Dourgnon.





Fino alla rivoluzione egiziana del 1952 la direzione del museo è sempre stata affidata ad europei tra i quali, il più famoso è sicuramente Gaston Maspero (1946-1916) che si occupò anche del catalogo scientifico del museo.


L’attuale museo non è molto esteso come superficie ed è sviluppato su due piani di forma rettangolare, con un atrio centrale e delle stanze stanze disposte attorno e collegate da un corridoio.

Gli oggetti esposti al piano terreno secondo un ordine cronologico. Sulla sinistra dopo l’entrata si trovano le sale dell'Antico Regno (dalla III alla VI dinastia tra il 2700 a.c. e il 2200 a.c.) e proseguendo in senso orario si trovano prima le sale del Medio Regno (dalla XI alla XII dinastia tra il 1987 a.c. e il 1780 a.c.) e Nuovo Regno (e dinastie XVIII, XIX e XX) ed infine quelle dell'età Greco-Romana. 


Il primo piano, organizzato in aree tematiche, contiene la sala dedicata al Tesoro di Tutankhamon (circa 3500 pezzi provenienti dalla tomba di Tutankhamon scoperta nella Valle dei Re da Howard Carter nel 1923, di cui 1700 pezzi sono esposti mentre i restanti si trovano nei magazzini) e la collezione di mummie di faraoni. 

Sempre al secondo piano, sono in mostra i sarcofagi di faraoni e di sacerdoti, oltre a diversi oggetti di uso domestico. Nel 1981 su ordine del Presidente egiziano Sadat fu chusa al pubblica la Sala delle Mummie che fu poi riaperta nel 1985 al pubblico e a cui si accede acquistando un biglietto a parte.
Nel 2011, durante la Rivoluzione, Il museo è stato oggetto di un saccheggio che ha portato alla distruzione di due mummie faraoniche e colpito da alcune bombe molotov che fortunamente non hanno procurato danni al Museo.

Telefono:   (002) 0128 1362911
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